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Decine di alberi abbattuti per fare spazio a 86 posti auto a due passi dalla facoltà di Ingegneria della Sapienza. Il progetto è stato portato a galla da due consiglieri capitolini, Francesca Leoncini e Valerio Casini, entrambi di Italia Viva. Il punto è che l'area, di circa 2.500 mq, godrebbe di alcune tutele e sul suo destino avrebbe l'ultima parola la Soprintendenza Statale, seppur di proprietà dell'università romana: "Ci sono le catacombe di Sant'Ippolito, ha un valore paesaggistico e archeologico che va tutelato".
Alberi abbattuti in un'area verde per realizzare un parcheggio
La denuncia arriva a cose fatte, come mostrano le immagini: le alberature (15 secondo l'ateneo, di più secondo i consiglieri) non ci sono più, in alcuni casi i tronchi sono ancora adagiati a terra. L'ateneo guidato da Antonella Polimeni ha bisogno di posti auto per servire la facoltà, a due passi dal Policlino e dal cimitero del Verano. Siamo in via Scarpa: "Le alberature sono cresciute quasi tutte spontaneamente nel corso degli anni - spiegano i due consiglieri renziani - e sono state abbattute in un'area sottoposta a vincolo. Ci chiediamo come sia possibile anche solo immaginare parcheggi e cemento al posto di alberi, è una vergogna".
La denuncia di Italia Viva: "Quella zona andrebbe tutelata"
Come fanno sapere Casini e Leoncini, in quel pezzo di II municipio ci sono le catacombe di Sant'Ippolito, con l'ingresso a 30 metri: "L'amministrazione si è sempre dimostrata attenta sui temi della transizione ecologica - continuano i due - e adesso ha dato il via libera a un'operazione così impattante dal punto di vista ambientale: parliamo di un'area di 2.500 mq e questo intervento non tutela il paesaggio e il patrimonio archeologico". Il dubbio che hanno i due capitolini è che non sia arrivato il nulla osta da parte della Soprintendenza di Stato: "Il dipartimento tutela ambientale ha autorizzato l'abbattimento - fa sapere Casini a RomaToday - ma previa nulla osta da parte della Soprintendenza. Questo documento a noi non risulta, non lo abbiamo reperito. Quindi vogliamo andare a fondo e capire se l'iter amministrativo è stato corretto e completo".
Il municipio infuriato: "Scriveremo alla Sapienza"
Interpellato da RomaToday, il II municipio si è detto sorpreso: "Abbiamo saputo ora dell'abbattimento degli alberi - le parole dell'assessore all'ambiente Rino Fabiano - e anche del progetto del parcheggio. Stiamo per scrivere all'università chiedendo chiarimenti. Né loro, né il dipartimento ci ha comunicato niente". C'è disappunto, per usare un eufemismo: "Anni fa avevo raggiunto un accordo con la vecchia gestione del patrimonio di Sapienza - aggiunge Fabiano - per far sì che un gruppo di amanti dei cani potessero fruire dell'area, dalla mattina al tramonto, prendendosene cura. Funzionava benissimo. Poi, dalla sera alla mattina, col cambio di referente da parte dell'università, hanno deciso di cacciarli. Senza dirmi nulla. E ora, sempre nel silenzio, decidono di tagliare tutto e spargere tutto quel cemento per fare un parcheggio? Non mi sembra un buon modo di curare le relazioni istituzionali".
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Su 250 centri di cura neanche uno è presente tra quelli laziali. Solo il Gemelli, che però è privato. Al primo posto per la pediatria il Bambin Gesù
Tutti bocciati gli ospedali pubblici della regione Lazio. Nessuna struttura è infatti rientrata fra le 250 migliori del mondo nella classifica stilata dalla rivista statunitense Newsweek, che ha svolto un’indagine, in collaborazione con Statista, società internazionale di ricerche, su 2300 strutture sanitarie di 28 Paesi.
Nell'elenco compaiono invece diversi centri di cura italiani: se ne contano quattro in Lombardia (a cui si aggiungono due privati), due in Emilia-Romagna e Veneto, uno in Piemonte e uno in Toscana. Per quanto riguarda il Lazio invece, primo in Italia e 38esimo nella classifica generale, il Gemelli di Roma, ma è un ospedale privato. Altro primato importante riguarda invece la pediatria. L'ospedale romano Bambin Gesù si piazza infatti al dodicesimo posto mondiale.
Cambia il quadro valutando alcuni reparti specialistici. Il Gemelli è in quarta posizione in Italia e in 54esima al mondo per la Cardiologia, dove il Campus Biomedico viene tre postazioni dopo in Italia ed è al 139esimo posto nel mondo.
Tra gli ospedali pubblici che si piazzano in classifica appunto per eccellenze specifiche di settore, ecco l'Umberto I, con la neurologia (quinto in Italia e 55esimo al mondo), il Sant'Andrea, con la cardiochirurgia (al quarto posto in Italia e al 58esimo al mondo), il San Camillo, con l'endocrinologia (settimo in Italia e 103esimo al mondo) e la cardiochirurgia (settimo e 105esimo).
Il maestro Giampiero Monaca protesta, da tre giorni, seduto su una sedia da regista, leggendo il suo libro di Pietro Kropotkine davanti al Ministero dell'Istruzione e del Merito, perché il suo progetto didattico "Bimbisvegli" è stato bloccato dalla burocrazia.
Il maestro Giampiero ha una formazione scoutistica e un passato da lavoratore autonomo come artigiano. Insegna da 15 anni nella scuola pubblica tutte le materie eccetto matematica ed italiano. Lo scorso settembre è stato trasferito da Serravalle d’Asti, dove grazie al suo progetto i bambini sono aumentati da 21 a 63, alla scuola primaria Rio Crosio. In questi anni ha insegnato secondo il suo metodo “Bimbisvegli”, progetto sviluppato con le famiglie e le colleghe maestre che guarda a Summerhill, Maria Montessori e Don Milani e ha come scopo quello di riconoscere nei bambini e nelle bambine il loro essere dei bambini e delle bambine, ma anche il fatto che essi siano cittadini del mondo e, in quanto tali, svegli. Secondo il maestro è necessario parlare loro tramite precisi canali come quello del gioco, dell’empatia, della natura, della sensibilità e della sensorialità. I suoi bambini vivono una scuola ecologica, responsabile, cooperativa e attiva nel sociale.
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